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ciclismo

Il ciclismo, sia esso amatoriale che professionistico, è uno sport molto impegnativo in quanto le caratteristiche fisiche richieste e sviluppate sono fondamentalmente legate a doti di grande capacità aerobica e ad una forte resistenza allo sforzo principalmente degli arti inferiori.

Affinchè l'atleta possa sviluppare la sua massima performance deve soddisfare tre caratteristiche:

  1. avere una efficiente fluidità articolare;

  2. trovarsi in una corretta simmetria corporea;

  3. non riportare durante l'atto atletico delle disfunzioni corporee tali da impedire o rallentare la prestazione stessa.

Questi tre punti ci ricordano che, se vengono soddisfatti, la spinta della pedalata sarà ottimale. E non per ultimo la colonna vertebrale dovrà essere libera da restrizioni articolari.

Le sollecitazioni

Le buone prestazioni sportive del ciclista implicano buone funzionalità meccaniche e buone funzionalità neuro-vegetative.

Le funzionalità meccaniche sono indispensabili per il gesto atletico. Buona mobilità articolare delle anche, del bacino e della zona lombare, come anche l'elasticità dell'area dorsale sempre sollecitata da un atteggiamento posizionale in cifosi per lungo tempo, come anche l'area cervicale in continua estensione, condizione questa che predispone a ripercussioni del tratto cervico brachiale, in modo particolare quando il ciclista affronta le discese.

Se la componente meccanica è importante, la funzionalità neuro-vegetativa impone all'atleta una eccellente funzionalità del sistema cuore-polmone a causa del forte impegno aerobico. Senza dimenticare le sollecitazioni pelviche.

Il trattamento osteopatico

L'attività sportiva ciclistica è caratterizzata da disturbi funzionali e, a causa di incidenti, da eventi traumatici. Il trattamento osteopatico ha lo scopo di mantenere la struttura dell'atleta nelle migliori condizioni possibili, andando quindi a dissipare ciò che è il risultato di tutti quegli eventi traumatici che impediscono una buona performance, i quali, se non corretti, possono diventare disfunzioni funzionali croniche. A tal riguardo l'intervento osteopatico può essere sia di tipo preventivo, quindi preparazione all'attività sportiva, che trattamento dopo l'attività agonistica.

Le patologie da sovraccarico sono molto frequenti in funzione del fatto che l'atleta è sottoposto a stress fisico quotidiano. Saranno allora le ginocchia particolarmente sollecitate, dando vita alle classiche sindromi femoro-rotulee. A questa condizione si aggiunge lo stress lombare causato da sforzo muscolare e permanenza in posizione ricurva sulla sella. Questa posizione sul sellino è tipica di questo sport; il pavimento pelvico viene sollecitato in continuazione, dando vita a problemi di compressione dei nervi pudendi, in alcuni casi tali da compromettere la sensibilità perineale in maniera significativa. Anche qui il trattamento osteopatico viscerale può aiutare notevolmente l'atleta affinchè liberi un'area particolarmente sensibile, specialmente per soggetti maschili.

Sempre in ambito viscerale non dimentichiamo il lavoro da effettuare a livello del muscolo diaframmatico e dell'intera scatola toracica, di vitale importanza per una buona attività aerobica.

L'area cervico dorsale è particolarmente sollecitata dopo una gara ciclistica. Il trattamento osteopatico andrà a dissipare disfunzioni e blocchi articolari causati da posizionamento in iper-estensione del capo

Le frecce arancione indicano l'area di maggiore sollecitazione in appoggio sulla sella

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